La nostra redazione ha avuto l’onore di poter intervistare in esclusiva il nuovo Direttore Tecnico del Giugliano Calcio Carmine Palumbo, il quale ha illustrato tutti i progetti della nuova proprietà gialloblù del presidente Mario Pellerone.
La scelta Giugliano
Salve Sig. Palumbo, Giugliano è una piazza storica, ambiziosa ma anche tanto difficile. Cosa ha spinto la cordata di cui fa parte ad investire proprio qui in un momento delicatissimo?
“Salve Patrizio, io come tutta la società sappiamo benissimo a cosa andiamo incontro, Giugliano in questo momento è come una montagna altissima da scalare, ma anche per questo sarà ancor più bello raggiungere la vetta di questa montagna.
Amiamo le sfide e abbiamo deciso di investire in questa piazza proprio perchè si vive di calcio e fare bene qui non è come farlo da altre parti.
Stiamo facendo di tutto per partire con il piede giusto, abbiamo trovato gli accordi economici con quasi tutti quelli che hanno lavorato per il Giugliano Calcio, perchè siamo del parere che chi svolge il proprio lavoro merita di essere pagato. Abbiamo trovato massima disponibilità da quasi tutti, dai calciatori agli allenatori e anche da coloro che hanno svolto altri ruoli, anche se come si sa non abbiamo potuto riconoscere il 100% di quanto avrebbero dovuto percepire.
Quando abbiamo incontrato l’Avvocato Palma sapevamo a cosa andavamo incontro, perchè fin dal primo momento è stato molto chiaro mettendoci a disposizione tutti i documenti comprese le vertenze in essere ed ancor prima di iniziare il nostro vero lavoro abbiamo investito un bel pò di soldi, ma siamo pronti a tutto per il bene di questa piazza.
Un ringraziamento speciale vorrei farlo a mister Agovino e al capitano Raffaele Poziello per la loro disponibilità, ma devo anche dire che tutti sono stati davvero eccezionali, dopo un primo concepibile impatto diffidente.
Non ho avuto il piacere di conoscere una persona che qui a Giugliano viene adorato e giustamente visto come un monumento calcistico per ciò che ha fatto, parlo di Salvatore Sestile, purtroppo la vita lo ha strappato alla famiglia ed al tutto il popolo giuglianese troppo presto, ma cercheremo di riportare il Giugliano dove voleva lui”.
Il perchè del silenzio
Sono ormai passati mesi dall’acquisto del Giugliano da parte della vostra cordata e ancora oggi non è arrivata alcuna dichiarazione da parte del Presidente Pellerone e mai si è visto in città. Questo ha aumentato la diffidenza da parte della tifoseria verso la proprietà, come mai tutto questo silenzio?
“Capisco benissimo lo stato d’animo della tifoseria ed il loro scetticismo, ma quando siamo arrivati la squadra era ormai praticamente retrocessa e la piazza era a dir poco depressa, quindi non ci è sembrato il caso di arrivare in pompa magna ma abbiamo preferito metterci subito al lavoro senza un attimo di pausa, ma non è vero che il presidente non è mai venuto a Giugliano, in realtà si è recato in Comune due volte per incontrare il Sindaco e tutta l’amministrazione per risolvere la questione riguardante la concessione dello stadio. Purtroppo sono state visite molto fugaci, perchè è arrivato in aereo da Milano e dopo lunghe ore di colloqui e subito ripartito.
Volevamo anche indire una conferenza stampa ma non c’è stato il tempo materiale, ma i tifosi possono stare tranquilli, perchè a breve la presentazione ci sarà ed illustreremo tutti i nostri piani, manca davvero pochissimo”.
Un pensiero per i tifosi
Cosa vuol dire a quei tifosi che ancora sono diffidenti?
“Devono essere i fatti a parlare, quindi fare proclami adesso è inutile. Invito solo i tifosi a giudicarci dopo aver visto il nostro modo di lavorare e non a scatola chiusa, anche se capisco la delusione. Io sono di Benevento ma mi sono innamorato di questa tifoseria quando decisi di andare a Castellammare per seguire lo spareggio promozione. Quella giornata non ho visto una semplice tifoseria, ma una grossa famiglia unita sotto un’unica bandiera ed è proprio questo che vogliamo creare: una famiglia!
Se tutti remiamo dalla stessa parte: società, squadra, tifosi, amministrazione comunale e stampa, allora con una progettualità seria possono arrivare risultati importanti.
Io in prima persona sarò sempre a disposizione di tutti, voglio che si crei una sinergia con la tifoseria e con la stampa, non chiuderò mai la porta in faccia a nessuno anche solo per un chiarimento”.
Si pensa solo alla Serie D
Da dove ripartirà il Giugliano?
“Noi nemmeno prendiamo in considerazione l’Eccellenza, stiamo lavorando per un solo obiettivo: il ripescaggio in Serie D ed è anche per questo motivo che possiamo sembrare distaccati dalla città, ma al contrario stiamo dormendo pochissimo per mettere ogni cosa al proprio posto così da poter inoltrare la domanda di ripescaggio certi di riuscirci. Non possiamo avere la certezza del ripescaggio perchè non sta a noi decidere, ma fidatevi Giugliano avrà un’ottima graduatoria per rientrare in questo campionato.
Questo sarà solo il primo passo, perchè il nostro intento è quello di portare il Giugliano Calcio nelle serie professionistiche, quelle che davvero merita”.
Passando all’aspetto tecnico, che squadra sarà il nuovo Giugliano che sta nascerà?
“Logicamente al momento non abbiamo ancora chiuso nessun acquisto, perchè al momento ci stiamo concentrando sul ripescaggio e sulla concessione dello stadio, ma questo non vuol dire che siamo fermi sul mercato, abbiamo già contattato molti calciatori che possono fare al caso nostro. Vogliamo gente motivata ed orgogliosa di vestire la maglia gialloblù, sicuramente punteremo molto su calciatori che possono assicurarci un futuro, quindi seguiamo molti Under 23 e cioè racchiusi in un’età tra i 20 ed i 23 anni che affiancati da calciatori esperti possano formare il giusto mix per raggiungere i risultati che tutti ci auguriamo.
In più punteremo tantissimo sul settore giovanile, deve essere il nostro fiore all’occhiello, vogliamo crescere i nostri campioni in casa e la Campania da sempre è terra di campioni in erba, per questo non dobbiamo lasciarli scappare altrove. Il settore giovanile del Giugliano deve essere tra i più stimati in Italia e cercheremo di prendere parte già da quest’anno anche al torneo di Viareggio”.
Si punterà su un allenatore emergente o che conosce la categoria?
“Non ho nulla contro i giovani allenatori, anzi, ma sono del parere che l’acquisto di un calciatore lo si può anche sbagliare, quello dell’allenatore no, quindi punteremo forte su un tecnico che conosce la categoria e deve avere due caratteristiche precise: saper fare gruppo e raggiungere i risultati attraverso il gioco. Siamo anche pronti a fare un investimento economicamente importante per assicurarci il meglio che ci sia in giro e abbiamo già individuato alcuni profili, ma come già detto prima, adesso le priorità sono altre, ma dopo Giugliano sarà in mani sicure, questo io a nome di tutta la società posso assicurarlo, i tigrotti torneranno a farsi rispettare come meritano”.