Serie D – 31 società contro le retrocessioni a tavolino: “Allineiamoci al resto d’Europa”

Serie D – Un gruppo di 31 società è in fibrillazione per la prospettiva di essere retrocesse a tavolino. Lo guida Antonio Petraglia, presidente del GrumentumValdagri, squadra della provincia di potenza, che ha fondato il gruppo “Salviamoci” e che, dalla sua posizione di avvocato, ha inviato una diffida alla FIGC e per conoscenza alla LND affinché la decisione di far retrocedere le ultime in classifica di ogni girone al momento della sospensione dei campionati diventi esecutiva. La notizia sta prendendo un rilievo nazionale, dato che nei nove gironi di Serie D sono coinvolte squadre di tutto il territorio italiano, ed è stata riportata nelle scorse ore anche da La Gazzetta dello Sport.

L’intendo della diffida è quello di evitare che la delibera che riguarda il futuro dei campionati di Serie D venga recepita e ratificata nel Consiglio Federale di lunedì prossimo, 8 Giugno. Data che diventa ancor di più cruciale per il destino dei dilettanti. E, di rimbalzo, anche per le squadre di Eccellenza che attendono di sapere se ci sarà la possibilità della conseguente promozione a tavolino. Petraglia è il coordinatore del comitato che raggruppa 31 squadre (ci sono, tra le altre, anche Chieti, Levico, Marsala e Nardò) e ha così dichiarato alla rosea: “Siamo al terz’ultimo posto a pari punti con Nocerina e Nardò e saremmo condannati dalla classifica avulsa. Le promozioni non si toccano, ma le altre squadre vengano salvate tutte come accade tra i dilettanti nel resto d’Europa”. Petraglia sottolinea che salvare tutti sarebbe una scelta di buon senso e che le promozioni dalle categorie inferiori potrebbero essere assorbite creando ulteriori gironi, in attesa di una riforma delle competizioni da varare da qui a due anni.

Nonostante la dimensione dilettantistica, Petraglia sottolinea che la Serie D ha una dimensione economica importante: ogni club investe per ogni stagione da un minimo di 500mila Euro a circa 1 milione di Euro in base alle ambizioni. I calciatori hanno contratti basati su rimborsi spese che gli fruttano in media 1500 Euro al mese, e anche l’Assocalciatori nelle scorse ore ha espresso parere favorevole alla salvezza di massa per le squadre di Serie D. Petraglia non esita ad accusare la Lega di essere “sempre più autoreferenziale e lontana dal calcio giocato”. L’interesse legale del gruppo è quello di acquisire copia integrale della proposta della Lega per le retrocessioni a tavolino con l’idea di vagliarne la validità sotto ogni punto di vista. A questo punto la parola passa al Consiglio Federale di lunedì. La sensazione è che si possa vivere, in caso di conferma delle retrocessioni, una nuova estate di ricorsi ai tribunali.