Serie D – Giugliano: la società respinge categoricamente le accuse di Nano Tv

La Fc Giugliano ha rilasciato un comunicato contro l’emittente Nano Tv, che ha pubblicato una notizia su presunte minacce ricevute prima della gara dalla società afragolese. Noi presenti allo stadio ma dalle tribune non abbiamo notato nulla e quindi non ci addentriamo in questo discorso, ma riportiamo integralmente il comunicato del Giugliano.

“In merito alle notizie di stampa apparse sulla testata online NanoTv, peraltro non presente allo stadio Alberto de Cristofaro in quanto non autorizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti per le riprese video, che reca il titolo “Minacciata la dirigenza afragolese”, la Fc Giugliano 1928 adirà per vie legali nei confronti della stessa.

La Fc Giugliano sottolinea che allo stadio Alberto De Cristofaro di Giugliano, per la sfida di campionato di serie D tra Giugliano e Afragolese, nella fattispecie, nell’area spogliatoi erano presenti numerosi esponenti delle forze dell’ordine tra Polizia di Stato, Polizia Municipale e Guardia di Finanza.
Non è stata sporta alcuna denuncia alle forze dell’ordine da parte del club ospite dell’Afragolese; nel referto arbitrale non vi è traccia di alcuna ‘minaccia’ o altra intimidazione nei confronti dei tesserati del club ospite dell’Afragolese.

La Fc Giugliano ha ospitato, come è sua consuetudine, il club ospite fornendo loro la massima disponibilità e rispettando le normative vigenti in tema di emergenza Covid.

Pertanto la Fc Giugliano 1928 adirà per vie legali per diffamazione a mezzo stampa nei confronti della testata online in quanto la notizia riportata è palesemente infondata e falsa, visto che la testata in oggetto non era presente all’impianto sportivo De Cristofaro di Giugliano e non vi sono denunce o referti di presunte minacce nei confronti del club ospite.

La Fc Giugliano invita, pertanto, tutti gli organi di informazione a non riportare notizie false e prive di fondamento e non documentate, al fine di evitare che la stessa debba adire per vie legali per diffamazione”.