Esclusiva – Carlo Sanchez: “Angri piazza importante, sarò per sempre grato alla società”

Quest’oggi abbiamo avuto ancora una volta l’onore di intervistare in Esclusiva l’ormai ex dell’Angri, Carlo Sanchez, con il quale si sono toccati vari punti sul calcio campano.

L’intervista integrale di Carlo Sanchez

Salve mister, come descrive la sua esperienza alla guida dell’Angri?

“Salve, prima di tutto voglio precisare che ad Angri mi sono trovato benissimo e per me è stata un’esperienza che mi ha dato molto sotto l’aspetto umano. Per quanto riguarda il cammino in questo mini campionato anomalo devo dire che la società mi aveva chiesto di disputare un buon campionato ed io e i miei ragazzi siamo andati anche oltre le aspettative conquistando i play-off.

Poi incontrare una squadra che secondo me era tra le più forti in circolazione come il Pianura e giocare in casa loro certo non ha agevolato il nostro match, ma credo che anche in quella gara non abbiamo sfigurato, quindi ritengo la mia esperienza in grigiorosso abbastanza positiva”.

Come mai c’è poi stato il divorzio?

“Ci siamo confrontati io e la società e fatte le dovute considerazioni abbiamo deciso che le nostre strade dovevano dividersi, ma lo abbiamo fatto con estrema cordialità e gentilezza, fattori che contraddistinguono sia me che la società alla quale sarò per sempre grato di avermi dato la possibilità di allenare in una piazza storica. Può essere anche che qualcosa da parte della stessa società si sia incrinato verso il sottoscritto dopo la gara di play-off, ma questo è solo un mio modestissimo parere. 

Sono felice di poter potuto allenare un gruppo di ragazzi umili, pronti al sacrificio e con sani principi, ad ognuno di loro va il mio migliore in bocca al lupo per il futuro, così come lo faccio a mister Turco, che sicuramente regalerà delle gioie all’Angri”.

Cosa le ha lasciato la piazza di Angri?

“Purtroppo a causa del Covid non abbiamo avuto i nostri tifosi troppo spesso presenti allo stadio, ma a me non hanno mai fatto mancare il loro appoggio e per questo posso solo ringraziare i veri tifosi dell’Angri, avere una tifoseria calda e attaccata alla maglia è sicuramente un’arma in più per la squadra e mi auguro che dall’inizio del prossimo campionato tutti i tifosi possano tornare allo stadio, perchè il calcio senza tifosi non è calcio”.

Suo fratello Luigi è approdato in Serie D con la Mariglianese, quanta gioia le ha provocato questo risultato?

“E’ inspiegabile quello che ho provato nel vedere mio fratello raggiungere un traguardo per lui e per la società storico. Tutti hanno parlato tanto del suo gesto a fine gara ad Ischia quando è corso a salutare i tifosi della società ischitana, per me non lo è stato, perchè noi siamo uomini di calcio e sappiamo cosa si prova in quei momenti e per questo era giusto salutare una tifoseria che ha spinto la propria squadra fino all’ultimo secondo anche se poi il risultato è stato avverso.

Il segreto della Mariglianese non è stato di certo solo mio fratello, ma il lavoro della società, che nelle figure del presidente Abete e del DS Stiletti hanno permesso a Luigi e tutta la squadra di lavorare con serenità creando il giusto mix che ha portato poi alla meritata promozione. Adesso per la Mariglianese inizia una nuova storia ed io credo che si ripartirà proprio da mio fratello, che merita queste ed altre tantissime soddisfazioni professionali”.

Ritornando a Lei, progetti futuri ne ha?

Sicuramente dopo anni vorrei poter ritornare ad allenare una squadra fin dai primi giorni, prendere parte ad un ritiro per gettare le basi per un’annata normale. Non ho avuto contatti con nessuna società al momento, ma mi auguro che arrivi qualche chiamata al più presto anche se non dovesse essere dalla Campania. Per me non è importante la categoria, ma il progetto, ascolterò qualsiasi proposta mi verrà presentata e poi deciderò.

Devo anche dire che troppe volte il mio nome viene accostato a società solo per un gioco delle parti e questo mi spiace, perchè non voglio fare da parafulmine a nessuno, quindi ci tengo a ripetere che ad oggi non sono stato contattato da nessuno”.

“Se mi permetti un pensiero finale voglio rivolgerlo alle società campane che saranno impegnate in Serie D. Quello appena trascorso è stato un anno molto particolare ed in alcune piazze ci sono stati fin troppi cambi tecnici, mi auguro che in vista del prossimo anno tutte le campane facciano meglio imparando dagli errori commessi, sperando di vederle tutte nei piani alti delle classifiche”.