

Prodezze e sfortuna. E’ questa la sintesi più vicina al passato calcistico di Gerardo Rubino, il cui talento cristallino è stato frenato da qualche noia fisica che non gli ha permesso di esprimere il suo indiscutibile potenziale. Il suo percorso inizia nel Settore Giovanile dell’Entella, con la quale partecipa al campionato Berretti ed inizia a respirare l’aria della prima squadra. Col club ligure, inoltre, è vicecapocannoniere del Torneo di Viareggio 2012 -13, realizzando quattro reti, una in meno del figlio d’arte Simone Ganz. Viareggio è vetrina di prestigio e non a caso, nell’estate 2013, il telefono del bomber foriano squilla in continuazione. Ben presto arriva la proposta a cui è difficile dire di no: il Napoli Calcio del presidente De Laurentiis. In azzurro si è da poco conclusa l’era Mazzarri ed in panchina siede Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo è da sempre attento ai giovani di qualità e anche in Campania non si smentisce: Rafa decide di aggregare in prima squadra i prospetti azzurri più interessanti, tra i quali figura Rubino, assieme a Luperto, Tutino e Lasicki. Gerardo si allena con Higuain, Callejon ed i big azzurri, crescendo notevolmente nel corso della sua esperienza azzurra. Nel 2014 è tempo di cercare una soluzione che gli permetta di giocare con continuità: dopo il ritiro con l’Entella (Serie B), Gerardo firma per la Torres, formazione militante in Serie C. L’impatto di bomber Rubino nella nuova realtà è devastante: si presenta siglando due reti (su tre gare) in Coppa Italia. Alla seconda giornata di campionato, però, il crociato cede privando Rubino anche della ormai sicura convocazione nella nazionale di Lega Pro allenata dall’ex Udinese Valerio Bertotto. La voglia di riscatto conduce Rubino a Viareggio. Anche qui parte bene, ma dopo tre mesi un inizio di pubalgia gli crea non pochi problemi. A puntare su di lui arriva, nel 2016, l’Ischia di Antonio Porta, tecnico conosciuto nel corso dell’esperienza al Napoli e che nutre grande stima per Rubino. Dopo un nuovo problema fisico (stavolta ai flessori) riportato nell’esperienza col Castrovillari, Rubino torna a splendere nella “sua” Forio, dove, dapprima con Leo in panchina poi con Impagliazzo, realizza ben tredici reti in quindici gare. Medie importanti che il neo attaccante biancoverde, dopo l’esperienza alla Puteolana (Eccellenza), conferma nel corso della sua (nuova) esperienza in gialloblù. Nel 2018, mister Monti gli affida le chiavi dell’attacco e Rubino risponde con prestazioni convincenti e trovando, soprattutto nel corso del primo anno, continuamente la via del gol. Con i gialloblù centra la promozione in Eccellenza e sfiora il doppio salto, vedendo sfumare la Serie D solo nella finale play off con la Mariglianese. Nella passata stagione ha indossato la maglia del Barano Calcio.