Eccellenza Piemonte – Stresa, in attacco anche un figlio d’arte

Eccellenza Piemonte – Stresa annuncia, dopo l’arrivo di Salzano, anche l’acquisto di colui che dovrebbe essere il partner d’attacco del bomber per la prossima stagione di Eccellenza Piemonte 2020/21. Jacopo Zenga, figlio di Walter attuale allenatore del Cagliari, vestirà la maglia dello Stresa. Il club lo definisce un attaccante moderno, con un bel bagaglio di esperienza e gol. Di seguito la scheda di presentazione e le prime dichiarazioni del giocatore da nuovo giocatore dello Stresa.

È ufficiale l’arrivo in Blues di Jacopo Zenga, attaccante classe 1986 con il suo bagaglio di 178 gol in carriera. Non è nuovo alle nostre latitudini, ha già vestito infatti, tra le altre, le maglie di Borgomanero e Baveno anche se ha lasciato il segno in buona parte del nord Italia. Vanta esperienze tra i professionisti con il Casale e il Celano in C2, ha tanta serie D nel suo zaino di ricordi e ha vinto 5 campionati di Eccellenza negli ultimi 7 anni di carriera. Nasce calcisticamente nei settori giovanili dei professionisti tra Inter, Monza e Genoa e ha vestito maglie importanti come quelle del Casale, Cuneo, Como, Fanfulla. Un giocatore che ovunque abbia calcato le scene, ha lasciato il segno e l’eredità dei suoi gol.

Queste le sue parole: “Mi piace molto Dzeko, ma il mio idolo incontrastato rimane Ibrahimovic. Attaccante tecnico e potente. Inarrivabile. Per come sono strutturato fisicamente, non ci si può aspettare da me la rapidità nel breve, ma non sono nemmeno il classico attaccante d’area. Sono un attaccante moderno, se così posso dire, mi piace fare un po’ di tutto. Dello Stresa conosco il mister,il direttore generale Ristagno, loro sono stati una parte importante, perché li conoscevo, ho parlato con il DS Biscuola e il Presidente e tutti mi hanno fatto capire che qui si lavora seriamente e questo feedback per me è importante. Inoltre ho visto come è stata costruita la squadra. Conosco quasi tutti i giocatori, con Frascoia ci ho giocato a Borgomanero in serie D e gli altri li ho vissuti da avversario. Io credo che questa squadra sia stata costruita per essere protagonista, anche se nel calcio l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Ma io sono un perfezionista, molto critico con me stesso. La gioia della vittoria la dimentico il mattino dopo, perché sono già proiettato alla prossima sfida, ma quando si esce sconfitti il mio pensiero è fisso sugli errori”.