Eccellenza Campania, Afragolese: il merito dei successi vissuti dietro le quinte

L’Afragolese attende solo l’ufficialità dal Consiglio Federale per festeggiare la meritata promozione in Serie D ed intanto la città ogni giorno si colora sempre più di rossoblù per poi far esplodere tutta la gioia che attendeva da anni.

E’ stata un’annata eccezionale per questa compagine, che ha saputo macinare record su record, alzando al cielo anche la Coppa Italia, l’unico rammarico è stato quello di non poter festeggiare la promozione sul campo a causa del Covid-19.

Un successo quello di questa stagione che ha radici lontane e cioè da quando Raffaele Niutta due anni fa ha deciso di diventare il proprietario dell’Afragolese e dopo essere giunto in semifinale  play-off al primo anno, ha promesso di costruire una squadra ed un organigramma societario di categoria superiore per vincere il campionato: obiettivo centrato, grazie ai fatti e non a parole come tanti altri personaggi dello sport, che si riempiono solo la bocca di promesse illudendo i tifosi.

Oltre alla rosa di calciatori ricca di campioni il successo l’obiettivo è stato raggiunto anche al lavoro oscuro ma ugualmente importantissimo delle tante figure che hanno fatto parte dell’organigramma societario e che meritano un plauso enorme, perchè poche volte si sono mostrati alle telecamere, preferendo il fare all’apparire.

I protagonisti del dietro le quinte Afragolese: ecco chi sono

In questo paragrafo vogliamo proprio mettere in risalto tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’Afragolese lavorando sodo rispettando ognuno il proprio ruolo.

Partiamo da Gaetano Acri, main sponsor dell’Afragolese, ma soprattutto l’uomo che ha individuato in Niutta la persona giusta per la rinascita della società. E’ stato infatti proprio Acri a conoscere Niutta quando ha accettato Afragola (il presidente era pronto a rilevare una squadra non campana), illustrandogli tutte le qualità e le potenzialità di una città che vive di calcio. La collaborazione effettiva dei due ha fatto sì che oggi si può festeggiare sia la vittoria in campionato che quella della Coppa Italia.

Passiamo a Nicola Pannone, amministratore delegato della società ed uomo di grandissima esperienza nel mondo del calcio. Pannone è sempre stato accanto alla squadra in ogni momento pur non apparendo mai, ma ha dimostrato tutto il suo amore e l’attaccamento per i colori rossoblù sempre, anzi, ci ha rimesso anche il femore, quando è intervenuto per tentare di sedare una rissa tra tifosi, ma preferiamo sorvolare su questi avvenimenti che nulla hanno a che vedere con il calcio. Abbiamo citato l’episodio soltanto per far capire quanto il Sig. Pannone sia innamorato dell’Afragolese, rischiando la sua stessa incolumità fisica.

L’avvocato Nicola Fontanella, vice presidente della società, ha coronato il sogno di far parte dell’organigramma dopo che per anni è stato il corrispondente proprio dell’Afragolese per “Il Mattino”. Fontanella ha saputo mettere tutta la sua competenza al servizio della società, lavorando in silenzio come gli altri, ma dimostrandosi sempre un punto di riferimento.

Una menzione speciale non può che andare all’avvocato Pietro Cassandro, fortemente voluto da Niutta all’interno della società e che ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale nel miglior modo possibile, dando tutto se stesso alla causa Afragolese. Cassandro è stato un altro personaggio che ha lavorato nel massimo riserbo e grandissima serietà per il bene di tutti. Figura stimata da ogni singolo membro del gruppo.

Enzo e Nicola Bossa sono stati dirigenti di massima fiducia di Niutta, sempre al fianco del patron, non hanno mai deluso le aspettative che erano riposte in loro e di questo lo stesso Niutta ne è sempre stato grato.

Fabio Cozzolino è invece stato il vero alter-ego di Niutta, la persona che in tutto e per tutto ha saputo gestire al meglio la società in quei pochissimi giorni che il patron è stato assente per motivi lavorativi, quello che ha spinto Niutta ad andare avanti quando in un momento di scoramento dovuto all’impossibilità di usufruire dello stadio “Moccia”, il patron si è sentito abbandonato, per poi rialzarsi e andare avanti fino in fondo, fino al trionfo!

Un altro punto di riferimento per il presidente Niutta in questa annata è stato Antonio Iazzetta, altra figura indispensabile nell’organigramma.

Franco Peluso, segretario della società, sempre attento e preciso nel suo compito, ha dato lustro ad un ruolo troppo spesso sottovaluto.

Ringraziamento anche per l’ormai ex Raffaele Ruggiero, sempre fattivo nelle attività societarie, che da ieri è passato alla Frattese dove ricoprirà il ruolo di vice presidente dopo l’ottimo lavoro svolto ad Afragola.

Infine non si può non citare Rosario Silvestro, dirigente che si è occupato della rivendita dei tagliandi per lo stadio e portato avanti la contabilità di tutto questo contesto in maniera del tutto egregia.

Le altre figure determinati per una stagione da incorniciare

Proviamo a non dimenticare nessuno di coloro che hanno contribuito a questa stagione da incorniciare per l’Afragolese, partendo da chi ha gestito il calciomercato e cioè l’ex bomber Gaetano Romano, che alla sua prima vera esperienza da direttore sportivo ha saputo stupire tutti, convincendo calciatori del calibro di Fava, Befi, Murolo, Santonicola ecc… a scegliere Afragola rispetto ad altre piazze. Tutti colpi eccezionali che hanno fatto la fortuna della squadra.

La stagione dell‘Afragolese è stata vissuta dai tifosi anche attraverso le immagini e i video assemblati da Dario Algamage, il top in quanto a montaggio e regia, il quale insieme al mitico Nello Odierna hanno raccontato (grazie anche all’ausilio di Lorenzo Salvi), le gesta della squadra rossoblù in diretta e anche con trasmissioni settimanali, che hanno sempre più avvicinato la squadra alla tifoseria, che è stata sempre il fiore all’occhiello di questa avventura e che finalmente ha visto realizzare il sogno di ritornare in una categoria a lei consona.

Una tifoseria che seppur costretta ad emigrare al “Papa” di Cardito è stata sempre il 12° uomo in campo spinta anche ad ogni gol e ad ogni ingresso in campo della squadra dalla splendida voce di uno speaker d’eccezione e vero cuore rossoblù che rispecchia il nome di Peppe La Rosa, un’istituzione ad Afragola, per il suo amore e la sua dedizione a questi colori, coadiuvato da Luciano Bossa.

Infine non va dimenticato il condottiero di questa squadra, il mister Giovanni Masecchia, un leone che ha saputo gestire al meglio una rosa ricca di campioni, che ha sempre saputo scegliere la miglior formazione da mandare in campo anche quando si è ritrovato in estrema emergenza. Un tecnico amato e stimato dal gruppo, insieme a tutto il suo staff, che ha tirato fuori il meglio da ogni calciatore, dimostrando di saper fare gruppo, di leggere in modo perfetto le partite e di lanciare Under di sicuro avvenire. Resta impressa nella memoria di tutti gli afragolesi la sua esultanza a petto in fuori sotto una pioggia torrenziale dopo una clamorosa vittoria.

Ma visto che le vittorie partono dallo spogliatoio, vanno assolutamente menzionati i magazzinieri Mimì De Luca detto “O Napulitan” e Giovanni Castaldo, che con la loro professionalità ed allegria hanno contribuito in modo esemplare alla stagione dell’Afragolese.

Infine un plauso lo merita il responsabile del settore giovanile Giacomo Caccavale, per aver svolto uno splendido lavoro con i ragazzi della cantera.

Questa è stata l’Afragolese della stagione 2019/2020 e come dice Niutta: “Il meglio deve ancora venire”.