Serie D – Nardò, anche i calciatori contro la retrocessione: “Decisioni sfrontate”

Serie D – Anche i calciatori del Nardò hanno pubblicato un comunicato ufficiale di posizionamento sulla retrocessione decisa a tavolino dal consiglio direttivo federale in seguito alla proposta della Lega Nazionale Dilettanti. Nelle parole dei calciatori l’amarezza per non aver potuto difendere la categoria sul campo, in una piazza storica e dall’importante blasone che al momento sarebbe condannata a giocare il girone unico di Eccellenza Puglia. Il comunicato è firmato dal capitano Ciro Danucci in rappresentanza della squadra intera. La volontà è quella di ribadire come sia il campo l’unico vero arbitro delle retrocessioni. Di seguito le parole del comunicato proposte qui ai lettori di TuttoEccellenza.

“Durante queste interminabili settimane di lontananza dal calcio giocato, che a nostro avviso deve essere l’unico e solo arbitro legittimato a sancire vittorie e sconfitte, promozioni e retrocessioni, ci siamo ritrovati, ahinoi, spettatori inermi dinanzi alle assurde ed insensate proposte della Lega Nazionale Dilettanti, ed in particolare del suo Presidente Dott. Sibilia, e alle conseguenti decisioni della FIGC di ratificare tali improvvide ed inadeguate richieste. Ora, sicuramente, chi sta al di là di una scrivania e non ha mai giocato al calcio, difficilmente può intuire la passione, l’abnegazione e la responsabilità che una squadra di calcio di serie D, che di dilettanti ha soltanto il nome, ha nei confronti di una città intera e di una comunità, specie poi quando si ha l’onore e l’onere di rappresentare una città bellissima, con un blasone calcistico, una tradizione e una storia gloriosa come Nardò.

Pensiamo dunque, che la leggerezza e la sfrontatezza di queste decisioni, prese da chi in teoria avrebbe dovuto tutelarci, ledano fortemente la vera essenza dei principi sul quale si fonda il gioco del calcio, e che poi, nel momento in cui il COVID 19, una pandemia globale, un avvenimento improbabile ed eccezionale, ha fatto si che fosse sancito lo stop forzato di tutte le competizioni sportive, il solo pensare di sancire promozioni e retrocessioni a tavolino, sia stato un insulto ai veri valori dello sport tutto. Noi tutti, calciatori dell’A.C. Nardò, siamo sempre stati, lo siamo e lo saremo, sempre vicini alla città e alla nostra società, rappresentata dall’attuale dirigenza, che durante la stagione ci ha sempre sostenuto ed ha cercato di metterci nelle condizioni migliori per affrontare la parte di campionato che è stata possibile disputare.

E lo saremo ancor di più oggi, alla vigilia di quella che si prospetta essere una dura e lunga battaglia legale, con la consapevolezza che riuscirà, nelle sedi opportune, a ripristinare i veri valori di civiltà giuridica e sportiva e insieme potremo gioire per la famigerata permanenza in serie D”.