Serie D – Giugliano: quando la salvezza resta solo una flebile speranza

Nonostante la classifica che per la matematica tiene pienamente in corsa il Giugliano per il raggiungimento della classifica, guardando la cruda realtà purtroppo la salvezza resta solo una flebile speranza legata proprio alla matematica e nulla più.

Un’annata nata storta che si sta concludendo peggio, con cambio di società, un continuo via vai di calciatori e allenatori, ma la svolta almeno sul piano tecnico non si è mai vista.

I calciatori in campo cercano anche di impegnarsi, ma la pochezza della rosa mette a nudo tutti i limiti di una squadra, che al tirar delle somme è inferiore a quasi tutte le altre del Girone G.

Scelte sbagliate della società da quando è subentrato Palma, o meglio, poca chiarezza da parte del nuovo patron gialloblè, ha innescato nella tifoseria sconforto e civili contestazioni, anche meno rispetto a quelle che ci si potessero aspettare, più che rabbia nel popolo giuglianese regna la delusione di vedere uno splendido giocattolo creato con tanti sacrifici dal presidentissimo Salvatore Sestile andare in frantumi.

All’avvocato Palma ci si può imputare di non aver trasmesso alla piazza i reali progetti, comunicando che la società acquistata da Luigi Sestile presentava (a quanto pare), inadempienze che il nuovo presidente ha dovuto e sta ancora colmando, non potendo così allestire una rosa di primissimo livello. Invece silenzio assoluto e calciatori giunti a Giugliano dopo lunghi periodi di inattività o dal dubbio curriculum come Celestine, un centravanti che in 5 anni ha realizzato solo 8 gol nelle serie amatoriali belghe.

Errori quindi nello scegliere i collaboratori da parte di Palma e squadra sempre più allo sbando, cosa che sta bruciando le qualità anche dei pochi calciatori che hanno qualità come Antonio Orefice.

Intanto le dirette concorrenti per la salvezza si rafforzano; il Nola ha preso Gennaro Esposito, ma soprattutto con Rosario Campana in panchina ha fatto il salto di qualità, la Torres ha ingaggiato l’attaccante Cristaldi andato subito a segno ieri, l’Afragolese si è affidata alle mani sapienti di Di Costanzo e così via, mentre il Giugliano affanna alla ricerca di qualche calciatori che sposi una causa o meglio una scommessa.

Cosa sperare da qui al termine della stagione? Stando a quanto visto ci sarà ben poco da fare per i tigrotti a meno che in questi ultimi giorni di mercato non vengano piazzati colpi di livello e non altri sconosciuti. La speranza è l’ultima a morire, ma la fiammella della candela della speranza sta per spegnersi e la città di Giugliano non lo merita.