Giugliano: addio Serie D dopo due anni, ma adesso si esige chiarezza

Quest’oggi anche la matematica ha condannato il Giugliano alla retrocessione in Eccellenza dopo la sconfitta interna con il Gladiator per 0-2, dicendo addio alla Serie D dopo due anni.

Il resoconto della gara

C’è poco da dire su quanto visto in campo, il Gladiator ha dominato senza problemi incamerando 3 punti che valgono la salvezza quasi matematica per i sammaritani, grazie alle reti di Di Finizio nel primo tempo e Del Sorbo nella ripresa, due dei più grandi artefici dello splendido finale di campionato per i nerazzurri.

Il Giugliano ha messo in campo volontà, ma come per l’intera annata troppi limiti ha presentato la squadra, che ha anche chiuso in 10 per l’espulsione di Antonio Orefice per doppia ammonizione.

Ora si esige chiarezza

I tifosi dei tigrotti erano rassegnati ormai da mesi alla retrocessione viste le tante lacune dirigenziali, i continui avvicendamenti di allenatori, calciatori e figure societarie, per finire con il venire a conoscenza che i calciatori non percepiscono gli stipendi da febbraio come da loro stesso ammesso in un comunicato di qualche settimana fa.

In questo balordo anno Giugliano le ha viste di tutti i colori e la tifoseria si è vista strappata non solo della Serie D ma anche calpestata nella propria dignità, arrivando addirittura ad essere additata dall’Avvocato Palma come tifoseria violenta.

Da un mese pare, e a questo punto il condizione è d’obbligo, che la società sia stata venduta ad una nuova cordata, ma fino ad oggi nessun rappresentante di tale cordata si è fatto conoscere dalla piazza.

Il nuovo presidente che dovrebbe essere il Dott. Pellerone di Gallarate non ha rilasciato nemmeno una minima dichiarazione, così come tutti i suoi soci e allora viene da chiedere: “Cosa si nasconde dietro tutto ciò?”

Se lo chiede una popolazione intera, che esige (e ne ha tutti i diritti) chiarezza, vuole conoscere chi davvero c’è a capo della società e quali sono i progetti futuri, perchè nulla ad oggi resta del Giugliano se non la passione e l’amore dei tifosi, amareggiati, sconsolati e in lacrime per le sorti della propria squadra del cuore.

Il tempo dei sotterfugi è finito, adesso è arrivato quello della verità, con i calciatori pronti a chiedere la messa in mora per i mancati pagamenti degli stipendi e con loro anche tutti i dipendenti dell’ASD Giugliano, sperando che anche l’amministrazione comunale si faccia sentire per difendere un popolo che calcisticamente è stato ed è ancora calpestato dopo quest’annata.