Eccellenza Puglia – Barletta pensa al ripescaggio in Serie D. Cristallo: “È un’opportunità”

Il Barletta 1922 pensa al ripescaggio in Serie D. Nel giorno che sancirà le retrocessioni dei campionati dilettantistici, il dirigente del club Ruggiero Cristallo non nasconde le ambizioni e la voglia di provare a cogliere un’opportunità importante per un salto di categoria che tutta la piazza accoglierebbe con gioia. Il Barletta ha chiuso la stagione, interrotta per l’emergenza da coronavirus, al quinto posto. L’ultimo disponibile per la griglia playoff. La società, però, vuole approfittare di una situazione economica favorevole e dell’ingresso di nuovi soci per presentare la candidatura per la massima categoria dilettantistica, la Serie D. Una promozione che passerebbe anche dallo sblocco della situazione legata allo stadio: il Barletta ha già deciso che abbandonerà lo stadio Manzi per iniziare a giocare al “Puttilli”, purché i lavori di adeguamento dell’impianto finiscano in tempo per l’inizio della prossima stagione. La congiuntura promozione-nuovo stadio darebbe uno slancio enorme alla piazza e alla società.

Di seguito le parole di Cristallo, intervistato su Antenna Sud durante la trasmissione “Tribuna Centrale”, sintetizzate dalla nostra redazione per i lettori di TuttoEccellenza.
“Avvertiamo la responsabilità del momento, in società in questo momento la parola d’ordine è opportunità. Un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Riteniamo che provarci sia un dovere nei confronti dei tifosi e della città intera. Come società ci dobbiamo amalgamare, nuovi soci si sono aggiunti a quelli dello scorso anno. Abbiamo ambizioni però, e come imprenditore posso dire che un gruppo di persone che condivide lo stesso obiettivo può raggiungere l’impossibile.

Così come noi avvertiamo la responsabilità per un possibile ripescaggio in D, anche l’amministrazione comunale avverte una responsabilità. Quella dell’impegno relativo alla scadenza nei confronti dell’azienda che ha vinto il bando per lo stadio. La consegna a dicembre per noi può andar bene. Fino a dicembre vedremo. Di certo il ‘Manzi’ non è più la casa del Barletta.  Arrivavano segnali negativi: dagli infortuni alle dimensioni del campo, fino alle condizioni del manto erboso. Non possiamo permetterci il lusso di chiamare capocannonieri di categoria e farli giocare lì”.