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Serie D – Gladiator, la posizione della società in merito alle proteste di ieri

Serie D - Gladiator

Il Gladiator mette in chiaro la propria posizione in merito alle proteste evidenziate da una frangia di tifosi, insoddisfatti dal rendimento della squadra: la società infatti decide di proseguire secondo la strada già tracciata, come da comunicato ufficiale:

In merito a quanto successo negli ultimi giorni, tra comunicati e azioni da parte dei tifosi e articoli di pseudo giornalisti, la società ribadisce la propria tranquillità,la propria stabilità, la propria Unione e la propria volontà di proseguire secondo gli obiettivi e i programmi prefissati, essendo in linea con essi ed essendo soltanto alla tredicesima giornata. Solidità e stabilità che hanno sempre contraddistinto questa società e che le hanno sempre permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati e comunicati ad inizio di ogni anno e che le hanno permesso di crescere come società stessa.
Basti pensare da dove si è partiti: da un titolo lontano dalla piazza e da dover risanare perché pieno di debiti oltre che in eccellenza,ad essere la società più ambita da tutti gli addetti ai lavori, nella categoria che ad oggi le spetta con la programmazione di un futuro tra i professionisti nell’anno del centenario, una società che fino a qualche tempo fa era costretta a pagare per potersi allenare o per poter giocare in casa e che invece ora ha la possibilità di gestire due strutture,fondamentali per la crescita stessa; una società ben vista da esperti e da federazione.
Tutto questo con mille problemi e difficoltà, di campo, di gestione e di vita in generale se pensiamo a quello che il mondo intero sta vivendo da un anno a questa parte che magari ha portato altre società a fare passi indietro,ma tutte difficoltà superate con le proprie forze, senza l’aiuto di nessuno e soltanto per l’amore di questa piazza e di questi colori e per la voglia di fare qualcosa di importante.
Chi fa calcio sa benissimo che chiacchiere, articoli e tifosi fanno parte di essi, ma a volte possono essere causa di inutili malcontenti e periodi di poca serenità che fanno si che non si possa lavorare per quanto detto,e che soprattutto i tifosi sono la parte bella di questo sport e che giustamente pretendano sempre il massimo da società e tesserati,ma tutto ciò non sarà un alibi e motivo di cambiamenti, non solo tecnici.
Il nostro compito è e resterà quello di programmare e lavorare per il bene di questa piazza e per un futuro ancora più glorioso e soltanto quando sarà momento di giudicare e tirare le somme,da parte nostra e da parte di chi è fuori,arriverà il momento di prendere decisioni, di puntare il dito o di fare mea culpa.
Forza Gladiator

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