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Serie D – Giugliano: la piazza vorrebbe Agovino, ma dietro questo tecnico si insidiano molti dubbi

giugliano-Agovino

Dopo l’esonero di Imbimbo avvenuto nella giornata di ieri, una gran fette di tifosi del Giugliano stanno richiedendo a gran voce il ritorno sulla panchina dei tigrotti dell’artefice della promozione in D e del terzo posto dello scorso anno e cioè Massimo Agovino.

Nulla da dire sulle qualità tecnico-tattiche di questo allenatore, che ha dimostrato di essere un ottimo condottiero e allenatore molto carismatico, ma essendo noi degli addetti ai lavori molto scrupolosi siamo voluti andare fino in fondo alla questione Giugliano-Agovino.

Il tecnico a furor di popolo è stato richiamato quest’anno dopo l’esonero di Carannante ed ha subito dimostrato le sue immense capacità vincendo la prima gara della sua gestione, che però è rimasta anche l’unica, poichè lo stesso Agovino ha deciso dalla sera alla mattina di rassegnare le proprie dimissioni perchè la società allora ancora sotto la gestione Luigi Sestile, aveva deciso di allontanare dalla rosa alcuni pilastri.

Questa mossa, come ben si ricordano i tifosi giuglianesi, lasciò la squadra senza tecnico alla vigilia di una partita molto delicata come quella contro l’Afragolese ed in panchina fu chiamato in fretta e furia il tecnico della Juniores Giuseppe Iacolare, il quale alla sua prima esperienza su una panchina di D vinse, dimostrando che quella squadra poteva far bene anche senza Agovino.

Da quel momento tante cose sono cambiate a Giugliano e soprattutto è cambiata la proprietà e adesso al comando c’è l’avvocato Giovanni Palma, il quale come logico che sia, non ha mai conosciuto in prima persona Agovino.

Errori la nuova società ne ha commessi pagando lo scotto del noviziato sicuramente e noi siamo stati tra i primi a farlo notare, ma essendo noi cronisti integerrimi cerchiamo di dare a Cesare quel che è di Cesare.

Tralasciando in questo momento gli errori commessi da Palma e collaboratori vogliamo soffermarci sulla questione Agovino. Perchè lo facciamo? Perchè il popolo giuglianese viene prima di tutto il resto e deve essere al corrente di ciò che accade.

Un tecnico vincente che ama una piazza alla follia come ha sempre dichiarato il buon Massimo Agovino, non lascia la propria squadra in un momento delicato della stagione, ma prova a tirare il meglio dai calciatori a sua disposizione, anzi, lo fa ancora con più entusiasmo per dimostrare di essere davvero un grande con i mezzi a sua disposizione.

Va ricordato che nelle annate precedenti, quelle del miracolo Giugliano, tutto girava per il verso giusto, perchè il primo anno c’era un presidentissimo che sanno tutti cosa ha dato per la propria città e il secondo anno, il primo di Serie D, molti calciatori hanno dato più delle loro stesse capacità per onorare la memoria di Salvatore Sestile. Questo invece è un anno particolare, un anno zero, nel quale il tecnico una volta tornato al timone della squadra poteva dimostrare davvero di fare la differenza in positivo, ma così non è stato.

Inoltre da giorni gira voce in città che lo stesso Agovino abbia fatto pervenire alla società di Palma una vertenza per mancati pagamenti e da quello che siamo riusciti a trafugare questa vertenza esiste davvero. Ma perchè chiedere dei soldi ad una proprietà dopo aver rassegnato le dimissioni? Perchè provare a creare altri problemi ad una gestione già partita in difficoltà, quando si è sempre affermato che il Giugliano è una piazza che gli è rimasta nel cuore?

Capiamo e siamo pienamente d’accordo sul fatto che il lavoro va retribuito, ma Agovino allora non si era dimesso? Siamo andati alla ricerca anche di questo ed abbiamo trovato un’intervista rilasciata dallo stesso tecnico ai colleghi di SportCampania.it con le seguenti dichiarazioni che riportiamo integralmente: “Io non sono venuto meno a questo codice, mai, perchè avrei dovuto farlo ora? –continua Massimo Agovino ai nostri microfoni- Per me la stretta di mano valgono più d un contratto. Sono uno di quelli che pensa ancora che la parola data abbia un valore. Allora sulla base di questo, ho deciso di dimettermi. Ci sono state cose che non mi sono piaciute e ho preferito andare via, tornarmene a casa. Ho rinunciato ad un contratto importante. Li ringrazio comunque per la fiducia e l’opportunità che mi hanno dato”. 

Quindi al mister ci verrebbe da chiedere una cosa: Ha rinunciato ad un contratto importante o meno? Si è dimesso come da lei affermato o erano frasi di circostanza?

Non vogliamo entrare in merito della questione oltremodo, ma crediamo che i tifosi debbano sapere la verità e che per amore di una piazza non si vanno a creare queste querelle in un periodo storicamente difficile per il Giugliano e che Agovino poteva dimostrare questo amore non lasciano la barca affondare con o senza i suoi fedelissimi.

Questo il nostro pensiero e le nostre indagini sulla questione e siamo aperti ad una risposta del tecnico senza alcuna preclusione, perchè Tuttoeccellenza.it è aperto al dialogo con tutti.

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